Enzo Minarelli
(Italy)

che tristezza ilare!
non è uno stinco di santo
è solo un parastinco
protegge dal diavolo
assaggi a iosa!
non ha una bella cera
è solo una finta copia
lucida serve non sciolta
città sfollate!
non è un gran bell'affare
è l'occasione della vita
spazi a misura d'uomo
pulci comode!
non è mai troppo tardi
è la diffusa pseudo-simbiosi
calore umano allo sbando

ARMI

la presa di coscienza
come un vuoto a rendere ti fa simile
alla presa della Bastiglia
bazْca sventole ta-pum
palle a raffica zio-zio
lo spirto di corpo se la fa sotto
pam schiaffa pam sgrugna pam
sgnacca oltre le scartoffie di fili
bustieri fesseria farsi un mazzo
un tour de force da minchioni
e le ramanzine le ramazzate
i romanzetti quei mezzetti
marcano visita s'imboscano
sparire per non lasciarci le penne
lasciali sgarrare i guerrafondai
le suddite belliche casematte
quei freghi camuffati da calmieri
finti pacieri in panciolle satolli
come il mar dei Sargassi serdigenti
piantagrane baciapile trombettieri
scorrazzieri altro non sono che tira
piedi leccapiatti lecca-lecca piedi

AVVICENDAMENTI

che cosa accadrebbe se combattessi
il fuoco con il fuoco?
non posso non più
se combattessi i vincoli con i vincoli?
la pelle crepa
e l'immagine con l'immagine?
tutto a gas


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