Fatima Naoot

Traduzione: Asma Gherib

Ho bisogno di un fantasmaChe sistemi il mio armadio,
Le stoffe dei morti da una parte
E L’hennà da un’altra,
Che elimini i tasti  che aprono le finestre del computer
Che passi il mouse sopra la pelle danneggiata
Per leccare i brufoli, la polvere
E i segni che ha disegnato l’innamorato
Sulla gamba dell’amata.

Ho bisogno di un fantasma
Che sistemi i libri che mi hanno tradita.
Questo cumulo merita un castigo
E perciò non impedirò che le sue orecchie vengano imbottite di paglia
Perché hanno appesantito le mie spalle
E hanno corroso la mia quiete.

Il fantasma intende la mia gioia
Al momento di bruciare le nuove copertine
Con la freddezza dei nazisti
E di usare i fogli come una stuoia sotto il pollo fritto
Per assorbire l’olio,
e fare in modo che i piatti puliti rimangano
puliti
una volta che gli impotenti non li sporcano con le loro scarse metafore.

I fantasmi sono buoni
Silenziosi
Proiettano fuoco sui nani
Che sporcano i muri con il loro sangue
Quando vi picchiano contro le teste ogni domenica
Perché sono senza ombra
E perché l’uccello smarrito
Non posa se non sulle teste dei poeti
Ma i nani
Si rifiutano

I fantasmi sono leggeri
Non occupano luoghi
Risparmiano aria e tempo
Scienziati
Coprono il sole a coloro che sono di bassa statura
Perché le loro gambe corrugate
Rovinano il quadro della luce e dell’ombra,
E saggi
Spiavano la fanciulla e il ragazzo al tramonto
Vicino al vecchio ruscelletto
Non me ne importa niente se non sei arrabbiato con me
Disse: sì sono arrabbiato
E si alzò verso la capanna e pianse,
La più piccola di loro fece pace con lei dandole una rosa
Passò la sua mano sulla sua treccia
Invece il più grande di loro
Alzò il suo indice avvertendo:
Non demolite la capanna
Dentro di essa c’è un poeta.